giovedì 21 aprile 2011

Negato il diritto alla pillola del giorno dopo

Non è un farmaco abortivo eppure la metà dei medici nega alle donne che ne fanno richiesta la pillola del giorno dopo. Sono i dati poco confortanti resi pubblici dall’Associazione “Vita di donna” che porta avanti un servizio di contraccezione d’emergenza che aiuta le donne a districarsi nei complicati ingranaggi italiani che impediscono di ottenere il sospirato farmaco.

A dire di no alle richieste sono soprattutto medici del pronto soccorso e di guardia medica, dei consultori e di medicina generale che fanno scendere a poco più del due per cento la percentuale di usufruitici di contraccezione d’emergenza.

Ma chi chiede la pillola del giorno dopo? Per la maggior parte si tratta di donne tra i 15 e i 35 anni, residenti al centro sud e di fede cattolica. La responsabile del servizio “Vita di donna”, Gabriella Pacina, ha spiegato che oltre l’85% dei rifiuti dei medici è motivato con la cosiddetta clausola di coscienza ovvero, come spiega l’articolo 22: “il sanitario al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico possa rifiutare la propria opera, se non questo comportamento non metta in pericolo la vita del paziente".

Quando un medico si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo, appellandosi alla clausola di coscienza, dovrebbe però fornire in tempi brevi il nome di un collega non obiettore che possa prescrivere il contraccettivo. Cosa che non succede quasi mai, privando le donne di un diritto sancito dalla legge.

Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità considera la "pillola del giorno dopo" un farmaco essenziale e la colloca per la contraccezione in classe 1, ovvero non soggetta a restrizioni. Non a caso in alcuni paesi europei, come la Spagna e l'Inghilterra, è possibile acquistarla senza ricetta medica. C’è però un rovescio della medaglia: ancora una volta le donne italiane si piazzano agli ultimi posti per uso di contraccettivi riducendosi solo a un terzo del totale.

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