tag:blogger.com,1999:blog-46609167180556430912024-03-21T00:15:34.483+01:00Nannarella, la tua Rivista femminile. Essere donna ieri, oggi e domani.Essere donna ieri, oggi e domani. La condizione femminile in tutte le sue sfaccettature. Lavoro femminile, maternità, studi e sbocchi nella società attuale. Le donne in Italia e all'estero, com'erano e come sono attualmente. Tutto su questa rivista femminile online.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.comBlogger125125tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-55218534110449769182013-07-09T18:39:00.000+02:002013-07-09T18:40:50.650+02:00Tutti Quadri, nuovo e-commerce al femminile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLtvJwn7npJEm0MInMpVNX5Qwo5Gej1g_Ho8NUH6zszRTod9WWVpX365bDl6PrkAS6zdl0ydYgQqXJZ2nlK_jsJ2Yc9fvRE3QmEsVYQfhodagq-sYB-1bzgQ91wRPzMRo8Fe4HBSy1dSmQ/s1600/tutti-quadri-logo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLtvJwn7npJEm0MInMpVNX5Qwo5Gej1g_Ho8NUH6zszRTod9WWVpX365bDl6PrkAS6zdl0ydYgQqXJZ2nlK_jsJ2Yc9fvRE3QmEsVYQfhodagq-sYB-1bzgQ91wRPzMRo8Fe4HBSy1dSmQ/s1600/tutti-quadri-logo.png" /></a></div>
Su Nannarella, come sempre, siamo attenti al mondo femminile e quindi anche ai nuovi buisiness che si aprono e che vengono gestiti in modo impeccabile da donne che hanno voglia di condividere la loro<br />
esperienza con noi.<br />
<br />
In questo caso, si tratta di una delle redattrici di Nannarella che, dopo tanti anni nel settore online, ha deciso di dare un passo in più e lanciarsi in una nuova avventura digitale alla quale abbiamo pensato di dare spazio sul blog, come esempio positivo di spirito imprenditoriale.<br />
<br />
Roberta, insieme ad altri 3 suoi colleghi, è la fondatrice del progetto italiano <b>Tutti Quadri </b>(<a href="http://www.tuttiquadri.it/" target="_blank">http://www.tuttiquadri.it</a>) che, nato in Spagna 4 anni fa, ha aperto da poche settimane anche nel mercato italiano.<br />
<br />
<b>
Quadri falsi d’autore dipinti a mano </b>sono i prodotti in vendita in questo nuovo e-commerce. Il vantaggio di comprare questi quadri? “Sono moltissimi” dice Roberta. “Sono tutti dipinti a mano da artisti contemporanei, sono creati su <b>tele di lino, e con oli di alta qualità</b>, molto resistenti. Inoltre, si tratta di un acquisto sicuro, quindi, soddisfatti o rimborsati, senza bisogno di dare spiegazioni. Si tratta<br />
senza dubbio di un’alternativa interessante che sostituisce il solito <i>poster</i> a un costo che non supera i 350 euro per le tele più grandi. Per chi ama decorare la propria casa e vuole un quadro di qualità realizzato a mano senza spendere una fortuna, è un’opzione perfetta.<br />
<br />
Inoltre, per chi volesse un quadro che non appare ancora sul sito, niente di più semplice che scrivere un e-mail e il team di Tutti Quadri preparerà un preventivo su misura a seconda delle dimensioni richieste."<br />
<br />
Il perché lanciarsi in un progetto di questo tipo? "È semplice". A quanto ci racconta una delle sue fondatrici. "Si tratta di un'opportunità unica e di una sfida. La versione spagnola Todoscuadro.es da anni funziona benissimo per questo io e i miei soci abbiamo deciso di intraprendere questa nuova esperienza lavorativa."<br />
<br />
Non esitate, quindi, decorare le vostre pareti non è mai stato così semplice.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-76985349800613559822013-06-26T13:59:00.000+02:002013-06-26T13:59:03.012+02:00Arianna Occhipinti e la sua passione per il vino naturale<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span lang="IT">Passione e agricolutura
biodinamica sono il segreto del successo di questa giovane vigneron.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span lang="IT"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT">Arianna Occhipinti fa parte di
quella generazione di donne che con forza e
coraggio è riuscita a realizzare i propri sogni. L’amore per la sua
terra, la Sicilia, l’ha resa una delle giovani imprenditrici di successo, vanto
per il nostro Bel Paese. Circa sei anni fa, completati gli studi a Milano,
Arianna decide di tornare tra i <b>vigneti
di Vittoria</b>, in provincia di Ragusa, per iniziare la sua avventura come <i>vigneron</i>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGUGS_8v9_SKmLudYOx9ZjKbYaU8pOb98Ss-vZB9ibCL7SS6F4vGRDSTjLbvTUvNg995kHJ__Llwmu5K32lJ289sXGx7g7j9SkeKtLfIm49t2qGTmYoks0ZfXT2WJrCW4MVY7vjXlfWbTD/s1600/vini-naturali-arianna-occhipinti.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="169" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGUGS_8v9_SKmLudYOx9ZjKbYaU8pOb98Ss-vZB9ibCL7SS6F4vGRDSTjLbvTUvNg995kHJ__Llwmu5K32lJ289sXGx7g7j9SkeKtLfIm49t2qGTmYoks0ZfXT2WJrCW4MVY7vjXlfWbTD/s320/vini-naturali-arianna-occhipinti.png" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<span lang="IT" style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">A
partire da questo momento è inarrestabile: a 24 anni produce il suo primo vino naturale
e oggi, a 30 anni, la sua azienda è il fiore all’occhiello dell’agricoltura
biodinamica siciliana tanto da partecipare al <a href="https://www.youtube.com/watch?v=LRYun81UEms">concertone del Primo Maggio</a>
per scaldare la folla con la forza della sua testimonianza</span><br />
<span lang="IT" style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><br /></span>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT">La produzione dell’<b>Azienda Agricola
Occhipinti </b>si distingue per la sua rivoluzionaria tecnica di coltivazione
che si basa nel rispetto dei vitigni isolani e nell’attenzione per l’ambiente.
Arianna è stata tra i primi coltivatori biodinamici ad affermarsi in Italia, i punti
cardine della sua filosofia sono: il rifiuto di prodotti chimici di sintesti
(tanto in vigna come in cantina) ed il rispetto per la terra e per il ciclo di
vita naturale delle piante. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<span lang="IT" style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT">La coraggiosa visione imprenditoriale e l’attenzione per il territorio
hanno reso il <b>vino Occhipinti SP 68</b>
– fiore all’cchiello dell’azienda – un vero e proprio emblema di questo tipo di
vino biologico a livello mondiale. Tra gli altri <a href="http://www.gourmetitaly.com/it/vini">vini naturali di produzione
dell’Azienda Agricola Occhipinti</a> ricordiamo, il “<b>Frappato Sicilia</b>” da uve frappato in purezza o il Nero d’Avola “Siccagno”;
il “Grotte Alte” (rivisitazione del classico Cerasuolo di Vittoria, blend di
frappato e nero d’Avola), e il “Passo Nero”; <b>nero d’Avola passito</b>. <o:p></o:p></span></div>
Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-32854805771115219942013-06-17T18:13:00.002+02:002013-06-17T18:13:50.972+02:00Il successo di Zumba fitness<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Fare sport fa bene a corpo e spirito ma non
tutti hanno la costanza di seguire un’attività sportiva tutto l’anno e
soprattutto d’iscriversi tutti gli anni in palestra. Questo perché, fatta
eccezione di chi è appassionato di fitness, la <a href="http://www.donnamoderna.com/tag/palestra">palestra</a> e i corsi
correlati il più delle volte annoiano e finiscono per diventare un dovere più
che un piacere. Almeno questo è quello che accadeva fino a poco tempo fa quando
il mondo non aveva ancora provato lo zumba fitness.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6k-ewYgbSvInEXW1QzNVWrOGvTTcyBJIAZnp8DTxw1KxVwNJEkrg40sC8RbtrpbU5FHTCYjgRjR7H7nr1NRU_XqnvACS7Zz37RD-3qPIgIcTfrsjxoFPJyU73l0nBNopKAdK32V51Vr0L/s1600/Zumba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6k-ewYgbSvInEXW1QzNVWrOGvTTcyBJIAZnp8DTxw1KxVwNJEkrg40sC8RbtrpbU5FHTCYjgRjR7H7nr1NRU_XqnvACS7Zz37RD-3qPIgIcTfrsjxoFPJyU73l0nBNopKAdK32V51Vr0L/s400/Zumba.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Zumba è un’attività fitness diffusa dal suo ideatore, il colombiano “Beto
Perez” durante gli anni ’90 negli Stati Uniti. Parliamo di una sorta di
“aerobica ballata” sui passi di salsa, merengue, raggaeton, danza del ventre
etc.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br />
Quali sono i punti di forza di quest’attività?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br />
Zumba fitness nasce con il concetto di dimagrire divertendosi, e il principale
punto di forza è proprio quello ovvero dimenticare la fatica tipica di
qualsiasi corso di aerobica e divertirsi imparando anche qualche passo di danza.
Sulla base di canzoni che rappresentano un mix di generi diversi zumba ti
consente di provare diversi tipi di ballo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br />
Se a questo aggiungiamo che gli istruttori cercando in tutti i modi di
invogliarti a sorridere e a divertirti piuttosto che a pensare a fare bene i
passi, si capisce perché quest’attività sta coinvolgendo anche i più pigri.
Zumba fitness sta diventando anche un vero e proprio stile di vita, a partire
dall’abbigliamento super colorato fino al libro uscito da qualche settimana che
ci offre consigli si lifestyle targati zumba e addirittura delle ricette di
cucina da abbinare alle attività.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><br />
Insomma “dimagrire divertendosi” è stato da subito il punto di forza di questa
meravigliosa attività fitness.</span></div>
Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-36307961375743136972012-05-15T23:19:00.001+02:002012-05-15T23:19:59.055+02:00Elena Canter e l'arte nei gioielli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUIq3228OuyiQInd4GeUIk4JH47H_wVALrcqmmJApTYG4_Fzxp7ip7X5zMRIuKIqxoQxDvXGxe0_xGsG7iWNDZHhof68Z8OtvNPSaNItBYpzguzWm3H3zEDZWWvXHIT_YLoRiV7iznD_dd/s1600/collar-basa-cristal-elena-canter_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUIq3228OuyiQInd4GeUIk4JH47H_wVALrcqmmJApTYG4_Fzxp7ip7X5zMRIuKIqxoQxDvXGxe0_xGsG7iWNDZHhof68Z8OtvNPSaNItBYpzguzWm3H3zEDZWWvXHIT_YLoRiV7iznD_dd/s320/collar-basa-cristal-elena-canter_1.jpg" width="320" /></a></div>
Nuove forme, argento e bronzo sono i punti forti di <a href="http://www.elenacanter.com/" rel="nofollow"><b>Elena Canter</b></a>, artista e scultrice di innovatori gioielli made in Spain.<br />
<br />
Una collezione di braccialetti, collane e ciondoli che richiamano stili etnici e retrò in cui la forma è tutta l'essenza dell'opera qui svuotata dalla preziosità dei materiali ed arricchita dalla freschezza di una nuova visione dell'Art-decò.<br />
<br />
L'artista Basca inizia la sua carriera a Ibiza dove nel 1985 apre un negozio <span class="style114"><span class="style150">di gioielli, manichini, cappelli, costumi teatrali e oggetti del periodo tra le due Grandi Guerre. Da quel momento la sua carriera è stata un continuo crescendo di successi che l'hanno portata ad aprire </span></span>nel 2010 <span class="style114"><span class="style112">il suo showroom a New York </span></span>e a partecipare al <span class="style114"><span class="style112">London Fashion Week 2011</span></span>.<br />
<br />
Il suo nuovo traguardo è dato dalla sua presenza online, non solo nei Social Network, ma anche con un negozio virtuale in grado di rendere le sue opere raggiungibili da tutta Europa.<br />
<br />
Le sue forme, già famose tra cantanti quali Madonna e Shakira che le hanno amate dal primo momento, sono ora disponibili in rete e facilmente raggiungibili anche dall'Italia.<br />
<br />
Per avere maggiori informazioni potete entrare nel <a href="http://www.shop-elenacanter.com/" rel="nofollow">negozio online dell'artista</a>.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-75443348749916623792011-07-05T14:02:00.001+02:002011-07-05T14:05:54.599+02:00Collezione Rosa Clarà 2012<!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:allowpng/> <o:targetscreensize>1024x768</o:TargetScreenSize> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>21</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>ES</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> 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D’ispirazione ellenica, gli <a href="http://www.nozzeclick.com/matrimonio/abiti-da-sposa/"><b style="mso-bidi-font-weight:normal">abiti da sposa</b></a> sono confezionati con tessuti leggeri e freschi per una sposa che non rinuncia alla comodità il giorno del suo<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Matrimonio">matrimonio</a></b>.<span style=""><br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="mso-ansi-language: IT" lang="IT"><span style="mso-spacerun:yes"></span>La novità di quest’anno è l’abito asimmetrico per la sposa che vuole esaltare tutta la sua femminilità, con tagli minimal chic e <b style="mso-bidi-font-weight:normal">accessori sposa </b>preziosi che evidenziano la silhouette. L’oro è il colore prescelto per questa nuova collezione per impreziosire e dare luce a questi magnifici abiti.</span></p><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/2Hm8wEZrfsA" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="349"></iframe>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-14895685936023148392011-06-21T17:11:00.002+02:002011-06-21T17:17:32.687+02:00Il matrimonio di oggi si organizza con un click<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAEBjf1mnnaIRamiHPWIzmEasPwrUfdZ_XzwLW2UzPp9MdgYK6Vb79RwBqkr-RCgHJNtcGiH6MtT31sJpk0YrBSWOPNAXDCubpn0q0ZSzZJOFk1M2-PJ4tgMHrMgFUSCWQYy4u0klMP7d6/s1600/nozzeclick.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 144px;" 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Il giorno del matrimonio è per tutte il giro di boa verso una nuova vita, un giorno speciale per celebrare davanti a parenti ed amici il coronamento della propria storia d’amore. E tutto deve essere perfetto.</span> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="mso-ansi-language: IT" lang="IT">Nell’era del web 2.0 organizzare il proprio matrimonio da favola è facile e divertente. Sono nati, infatti, numerosi portali in grado di sostituire il più organizzato <a href="http://www.nozzeclick.com/matrimonio/wedding-planner/"><b style="mso-bidi-font-weight:normal">wedding planner</b></a> capace di fornire – a portata di un click – comodi pacchetti e opzioni per organizzare tutte le fasi del fatidico giorno del sì.<span style="mso-spacerun:yes"> </span>Location, <b style="mso-bidi-font-weight:normal">abiti da cerimonia</b> per lei e per lui, accessori, ristoranti, fotografo, decorazioni floreali, bomboniere e <a href="http://www.nozzeclick.com/viaggio-nozze/luna-di-miele.html"><b style="mso-bidi-font-weight:normal">viaggi di nozze</b></a> sono solo alcune del ventaglio di proposte che questi siti offrono alle future spose.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="mso-ansi-language: IT" lang="IT">Nozzeclick è un portale in grado di soddisfare tutte le necessità di cui una sposa a bisogno per organizzare il suo matrimonio. Iscrivendosi gratuitamente alla community, è possibile accedere a contenuti esclusivi per avere idee e suggerimenti su <b style="mso-bidi-font-weight:normal">abiti da sposa</b> e <b style="mso-bidi-font-weight:normal">location matrimoni</b>, e ancora, consultare la migliore guida del settore divisa per aree geografiche e tematiche, risolvere qualsiasi dubbio o problematica grazie ai consigli degli esperti e usufruire di sconti e promozioni ad hoc.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="mso-ansi-language: IT" lang="IT">Il portale Nozzeclick ha partecipato alla 34esima edizione di “Sì Sposaitalia Collezioni”, la manifestazione della moda sposi per eccellenza, <span style="mso-spacerun:yes"> </span>che ha assunto negli anni un ruolo leader a livello internazionale, in grado di dettare la tendenza bridal per il 2012.</span></p>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-14591170710136081572011-06-19T18:17:00.004+02:002011-06-19T18:24:08.952+02:00Dodici ore per combattere il tumore al seno.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4OJuJPYDmkFkKzeE1k5KZOkVg_E7Ytj5tCJm-5JZX67plxhzUPiPn_oriVLX3uzvFw4yrPkoV11tFe4kBYxRoLNUWmVQF9o1PfhZ0BHzAJ_yh-ga0JlIt3pA6geDJI3L6AX8ZifxP8vN5/s1600/tumore-al-seno1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4OJuJPYDmkFkKzeE1k5KZOkVg_E7Ytj5tCJm-5JZX67plxhzUPiPn_oriVLX3uzvFw4yrPkoV11tFe4kBYxRoLNUWmVQF9o1PfhZ0BHzAJ_yh-ga0JlIt3pA6geDJI3L6AX8ZifxP8vN5/s320/tumore-al-seno1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5619967065128597746" border="0" /></a>Dodici ore per combattere il tumore al seno. E’ l’ambizioso progetto di day surgery senologico presentato dall’istituto Europeo per l’oncologia di Umberto Veronesi. Secondo il professore, si tratterebbe del primo centro che offre la possibilità di concentrare in dodici ore il percorso di cura per molte <span style="font-weight: bold;">donne</span> affette da cancro.<br /><br />La sperimentazione è stata portata avanti su 500 pazienti e il protocollo prevede che le <span style="font-weight: bold;">donne</span>, dopo l’operazione e terminata la fase di osservazione possano tornare a casa. Le candidate che possono beneficiare di questo metodo innovativo sono donne colpite da tumori le cui dimensioni vanno dai pochi millimetri al centimetro e mezzo. A fianco ai benefici medici Veronesi ha sottolineato quelli psicologici.<br /><br />L’idea di passare in ospedale solo poche ore rende in qualche modo più “lieve” la diagnosi: "Spesso la cosa più difficile è togliere il cancro dalla mente delle nostre pazienti" ha sottolineato il medico. Ovviamente fondamentale è la <span style="font-weight: bold;">prevenzione</span>, il vero grande strumento che ha consentito di diminuire negli anni la mortalità. Il tumore al seno colpisce circa 37 mila donne e ne uccide 10 mila. Quasi un tumore su tre è diagnosticato solo con esami strumentali quando non è ancora palpabile (negli anni '70 nessuno).<br /><br />Su questo fronte l'istituto ha in cantiere un nuovo studio clinico su 20mila donne under 50 che saranno sottoposte a controlli senologici (una mammografia l'anno e un'ecografia ogni 6 mesi) per confermare i risultati di uno studio pilota denominato “mortalità zero”. Alla presentazione del progetto, oltre del cancro al seno si è parlato degli altri killer (polmone, prostata e polmoni) che rappresentano ancora il quaranta per cento delle morti per tumore.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-14653218908695602122011-05-31T20:59:00.002+02:002011-05-31T21:04:16.742+02:00Vuoi essere mamma? LicenziatiCi sono notizie che forse ai più sembrano non particolarmente interessanti ma che portano a galla lo stato di salute di una società e le risorse che un paese investe nel suo presente e nel suo futuro.<br /><br />Una di queste è quella divulgata dall’<span style="font-weight: bold;">Istat</span> nei giorni scorsi e che evidenzia un quadro dove spiccano l’arretratezza e la mancanza di riforme del nostro paese. Secondo l’istituto di statistica, infatti, quasi un milione di donne è stata licenziata o costretta a farlo solo per aver deciso di avere un figlio. Un dato che colpisce come uno schiaffo e fa ben capire cosa voglia dire essere madri in Italia nel terzo millennio.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Una donna su cinque fra quelle che lavorano ha lasciato il lavoro in seguito alla nascita di un figlio, o al matrimonio</span>. Sia ben chiaro che stiamo parlando di madri e lavoratrici che non hanno scelto di smettere di lavorare ma che sono state costrette, spesso con modi a dir poco vergognosi, come le famigerate dimissioni in bianco fatte compilare al momento dell’assunzione.<br /><br />Una pratica sconosciuta e al limite della legalità negli altri paesi europei e considerata quasi un diritto irrinunciabile di quei datori di lavoro che non vogliono capire che più figli vuol dire più consumatori, contribuenti ed energia vitale a un sistema previdenziale ormai al collasso. Lo sa bene la Francia che già da anni sta portando avanti con successo un piano d’incentivi delle nascite che riuscirà ad arginare, grazie ai lavoratori di domani, il costo sempre più elevato delle pensioni.<br /><br />Pensiero che in <span style="font-weight: bold;">Italia</span>, sempre più un paese per vecchi, è distante anni luce, senza contare l’umiliante sistema con cui è costretta a far fronte la <span style="font-weight: bold;">donna</span> che quasi mai riesce a riconquistare il lavoro perso: "Solo quattro madri su dieci tra quelle costrette a lasciare il lavoro – commentano dall’istituto di statistica - ha poi ripreso l'attività”.<br /><br />Eppure, secondo l’analisi sono proprio le <span style="font-weight: bold;">donne</span> a reggere il carico maggiore nella rete d'aiuto familiare fondamentale per l'economia e la società. L’occupazione femminile rimane stabile nel 2010, ma peggiora la qualità del lavoro e rimane la disparità salariale rispetto agli uomini, il 20% in meno. L’occupazione qualificata è scesa di 170 mila unità mentre aumenta quella non qualificata.<br /><br />In salita anche il numero delle sovraistruite, ovvero di quelle lavoratrici che svolgono mansioni per le quali è necessario un livello d’istruzione più basso. Confronto al resto dell’Europa l’Italia rimane il fanalino di coda: se nel continente le madri di bimbi piccoli occupate sono il 68%, in Italia si scende al 55% mentre il tasso d’inattività s’impenna nel Sud d’Italia con oltre il 63%.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-34503737777321196792011-05-18T09:35:00.002+02:002011-05-18T09:39:22.291+02:00Donne e casinò<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifcizT81w-s0amYvGm5bMBdbLkkKgo9tNfCi68r1ehyphenhyphenv2VY_Hx8Kgm_Uz7urUeBKKcBUI-FiAO8FsEXra0N3JstIyPBpDL4q6GE1cCCocZunI5SCrjYtIhgdJUSOLmr4KSk615B0BSWgtY/s1600/casino-monaco.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifcizT81w-s0amYvGm5bMBdbLkkKgo9tNfCi68r1ehyphenhyphenv2VY_Hx8Kgm_Uz7urUeBKKcBUI-FiAO8FsEXra0N3JstIyPBpDL4q6GE1cCCocZunI5SCrjYtIhgdJUSOLmr4KSk615B0BSWgtY/s320/casino-monaco.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5607957129181007922" border="0" /></a><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>21</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>ES</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> 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Certo come il famosissimo e glamouroso <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Casinò di Montecarlo </b>non ce ne sono molti, ma l’idea di una serata tra tavoli verdi e fish è impossibile senza pensare alllo stesso tempo al glamour e all’eleganza. </span> <p class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">È vero che attualmente per entrare in una </span><a href="http://www.codere.it/bingo/palinsesto-bingo-digitale/sale-e-jackpot/"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="mso-ansi-language: IT" lang="IT">sala bingo</span></b></a><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT"> o un casinò non è più richiesto un elevato grado di formalità, ma nonostante ciò, per molti è impossibile pensare di presentarsi ai tavoli senza giacca e cravatta o abito lungo, se di signore stiamo parlando. </span></p> <p class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Anche se di signore sedute ai tavoli di un casinò, anche quelli virtuali delle <b style="mso-bidi-font-weight:normal">sale da gioco</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">online</b>, non se ne trovano molte. E non è una novità. Infatti, secondo uno studio americano le donne sono molto meno propense al gioco online rispetto agli uomini, tanto che solo 2 giocatori su 10 sono appartenenti al gentil sesso. <span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Se possiamo scegliere quindi, noi donne preferiamo goderci una serata in grande stile entrando in una sala da gioco vera e propria, anche se questa tendenza è possibile sia destinata a cambiare dovuto alle numerosissime offerte di sale da <b style="mso-bidi-font-weight:normal">gioco virtuali</b> pensate e dirette proprio al mondo femminile.</span></p> <p class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Vi starete chiedendo sicuramente quale sia la differenza tra sale da gioco femminili e maschili. Senza dubbio i premi, visto che noi <b style="mso-bidi-font-weight: normal">donne</b> ci lasciamo travolgere solo quando si tratta di vincere viaggi o prodotti di bellezza. </span></p>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-54765638711522344232011-04-25T13:01:00.001+02:002011-04-25T13:01:00.961+02:00I dialoghi madre-figlia? Solo su palestra e bellezza<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCDCmRN2M8KZE46_dhhFFVv5GDknzF8Pf3fbn07bPhJfEDH_9HofA2dvlut6huMQn7uZVlhHlsxjc1g6ml4gGCQiZ6PeyOBcMPp6Bbo8623at6KNEiSfGLp9Hu4z4Ozb-xAagPlslIcdGz/s1600/gilmore.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 253px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCDCmRN2M8KZE46_dhhFFVv5GDknzF8Pf3fbn07bPhJfEDH_9HofA2dvlut6huMQn7uZVlhHlsxjc1g6ml4gGCQiZ6PeyOBcMPp6Bbo8623at6KNEiSfGLp9Hu4z4Ozb-xAagPlslIcdGz/s320/gilmore.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5597991607722987634" border="0" /></a>Avete presente le tipiche scene dei telefilm americani anni ottanta, dove <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Essere%20mamma"><span style="font-weight: bold;">mamma e figlia</span></a> discutono sdraiate sul lettone dei problemi e delle gioie e dolori della vita? La puntata spesso si esauriva con qualche lacrimuccia e un abbraccio consolatorio capace di portare via ogni dramma.<br /><br />La realtà, ovviamente, non solo è distante dalla perfezione delle storie raccontate in televisione ma molto più squallida e soprattutto superficiale anche della effimera fabbrica dei sogni televisiva. Lo dimostra un recente sondaggio portato avanti dal centro ginecologia e sessuologia del San Raffaele di Milano diretto dalla dottoressa Alessandra Graziottin che ha rilevato che gli argomenti maggiormente trattati da<span style="font-weight: bold;"> mamme e figlie</span> del terzo millennio vertono soprattutto su estetica, palestra, cosmetici e più in generale su immagine e benessere personale.<br /><br />L’indagine è stata portata avanti su un campione di 1566 <span style="font-weight: bold;">donne italiane</span> e il risultato è stato alquanto deludente: le chiacchierate sono improntate sulla superficialità più assoluta. Praticamente ignorati argomenti legati a cultura, politica e allarmi sociali.<br /><br />Ma l’aspetto più pericoloso emerso dallo studio della Graziotti riguarda la mancanza totale d’informazioni da parte delle madri sulla contraccezione: <span style="font-weight: bold;">mamme e figlie </span>parlano di amore ed eros ma in modo assolutamente non approfondito e ignorando aspetti fondamentali come la prevenzione di malattie e gravidanze indesiderate.<br /><br />“Insomma – ha evidenziato la sessuologa - analizzando come sta cambiando il dialogo fra <span style="font-weight: bold;">madri e figlie</span> negli ultimi cinquanta anni, ci siamo resi conto che la qualità è in netto calo. La salute rimane un argomento caro alle <span style="font-weight: bold;">donne</span>, ma si parla troppo poco di <span style="font-weight: bold;">contraccezione</span>”. E il rovescio della medaglia di così tanta disinformazione sembra essere lampante: il 55% delle pillole del giorno dopo prescritte sono consumate da ragazze tra i 14 ed i 20 anni.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-62820095360902342042011-04-21T12:43:00.004+02:002011-04-21T12:52:56.255+02:00Negato il diritto alla pillola del giorno dopo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAWvmHeQJ0jV2tuqoWf0_2HRaD01woHDQL72di18MA7TzYmiAemM4XvS_-wj9MzOIWQSP3kADGTsOBNGQ1QWvLeESqHhOkr21qJQhb0m37YDAYJ4v7urz3KI8M-5Q9Jc9m_uH3_gNePZ8K/s1600/Pillola-del-giorno-dopo.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAWvmHeQJ0jV2tuqoWf0_2HRaD01woHDQL72di18MA7TzYmiAemM4XvS_-wj9MzOIWQSP3kADGTsOBNGQ1QWvLeESqHhOkr21qJQhb0m37YDAYJ4v7urz3KI8M-5Q9Jc9m_uH3_gNePZ8K/s400/Pillola-del-giorno-dopo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5597987417528834466" border="0" /></a>Non è un farmaco abortivo eppure la metà dei medici nega alle <a href="http://nannarelle.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">donne</span></a> che ne fanno richiesta la <span style="font-weight: bold;">pillola del giorno dopo</span>. Sono i dati poco confortanti resi pubblici dall’Associazione “Vita di donna” che porta avanti un servizio di contraccezione d’emergenza che aiuta le donne a districarsi nei complicati ingranaggi italiani che impediscono di ottenere il sospirato farmaco.<br /><br />A dire di no alle richieste sono soprattutto medici del pronto soccorso e di guardia medica, dei consultori e di medicina generale che fanno scendere a poco più del due per cento la percentuale di usufruitici di <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Contraccettivi">contraccezione</a> d’emergenza.<br /><br />Ma chi chiede la <span style="font-weight: bold;">pillola del giorno dopo</span>? Per la maggior parte si tratta di <span style="font-weight: bold;">donne</span> tra i 15 e i 35 anni, residenti al centro sud e di fede cattolica. La responsabile del servizio “Vita di donna”, Gabriella Pacina, ha spiegato che oltre l’85% dei rifiuti dei medici è motivato con la cosiddetta clausola di coscienza ovvero, come spiega l’articolo 22: “il sanitario al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico possa rifiutare la propria opera, se non questo comportamento non metta in pericolo la vita del paziente".<br /><br />Quando un medico si rifiuta di prescrivere la <span style="font-weight: bold;">pillola del giorno dopo</span>, appellandosi alla clausola di coscienza, dovrebbe però fornire in tempi brevi il nome di un collega non obiettore che possa prescrivere il contraccettivo. Cosa che non succede quasi mai, privando le donne di un diritto sancito dalla legge.<br /><br />Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità considera la "pillola del giorno dopo" un farmaco essenziale e la colloca per la contraccezione in classe 1, ovvero non soggetta a restrizioni. Non a caso in alcuni paesi europei, come la Spagna e l'Inghilterra, è possibile acquistarla senza ricetta medica. C’è però un rovescio della medaglia: ancora una volta le donne italiane si piazzano agli ultimi posti per uso di contraccettivi riducendosi solo a un terzo del totale.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-87002288186912828022011-03-01T10:46:00.000+01:002011-03-01T10:46:00.128+01:00Natalie Portman: “Il mio Oscar è il mio bambino”<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVfChFflEA1hFMb-tI6qEsH4p64FgTHiRdxUk5Oy_nfpvvPTNzjJdOqi2nTugO6niuhOKexMfZQ_gHhLbiAzAAIuTHGpddf9A8qNKzoQi6DxVcTiky8qe8W04a9En_llGrslMhN3vfE2kA/s1600/il-cigno-nero-clip-cigno-nero-7192.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVfChFflEA1hFMb-tI6qEsH4p64FgTHiRdxUk5Oy_nfpvvPTNzjJdOqi2nTugO6niuhOKexMfZQ_gHhLbiAzAAIuTHGpddf9A8qNKzoQi6DxVcTiky8qe8W04a9En_llGrslMhN3vfE2kA/s400/il-cigno-nero-clip-cigno-nero-7192.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5578877105148505762" border="0" /></a><br />Con il suo pancione di otto mesi e fasciata in un meraviglioso abito da sera viola (in barba ai superstiziosi) ha trionfato alla notte degli Oscar, dove si è portata a casa l’ambita statuetta per la sua straordinaria interpretazione ne “<span style="font-weight: bold;">Il cigno nero</span>”.<br /><br />Nel film, un noir ricco di tensione, dà il volto e il corpo a una ballerina psicolabile alle prese con uno spettacolo che la porterà all’autolesionismo. E’ <span style="font-weight: bold;">Natalie Portman</span>, ex bimba prodigio lanciata a soli tredici anni dal film “Leon”, trionfatrice alla recentissima edizione degli Oscar dove si è aggiudicata il riconoscimento come miglior attrice protagonista. Emozionatissima e bellissima durante il suo discorso di ringraziamento ha dedicato il premio al suo compagno che le ha regalato il ruolo migliore: quello di <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Essere%20mamma">mamma</a>.<br /><br />Non è certo la prima volta che un’attrice sale sul palco più ambito del mondo in dolce attesa: come dimenticare la splendida Catherine Zeta Jones che nel 2003 ritirando la statuetta per la miglior attrice non protagonista per “Chicago” (dove anche lei interpretava una ballerina) affermò simpaticamente di essere in preda a irrefrenabili tempeste ormonali.<br /><br />Prima di lei era stata la volta della grandissima Meryl Streep che con il suo pancione fu premiata nel 1983 per la “La scelta di Sophie” dove diede vita alla straziante storia di una madre rinchiusa in campo di concentramento con i suoi figli e costretta a una scelta drammatica.<br /><br />Guardando <span style="font-weight: bold;">Natalie Portman </span>salire le scale del Kodak theatre fiera del suo pancione non sono mai sembrati così lontani i tempi in cui le attrici di Hollywood erano obbligate dalle major cinematografiche a non apparire in pubblico durante la <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Gravidanza"><span style="font-weight: bold;">gravidanza</span></a> per non scalfire l’immagine di donne fatali, perfette, ma anche tanto innaturali.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-6968603073668245382010-07-01T19:27:00.003+02:002010-07-01T20:48:46.809+02:00Il corpo delle donne<span style="font-style: italic;">Il corpo delle donne</span> è un documentario che mi è parso interessante condividere con tutte voi. Mi è stato inviato da una collega spagnola seguito da una domanda: "Tu cosa ne pensi?"<br />Io giro la domanda a voi. Cosa ne pensate?<br /><br /><object height="385" width="480"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/wEEyVtiKvK4&hl=it_IT&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/wEEyVtiKvK4&hl=it_IT&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="385" width="480"></embed></object>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-26186744199209236172010-05-24T15:45:00.006+02:002010-05-24T16:00:48.552+02:00Volare al femminile. Com’è cambiata l’esperienza del viaggio per le donne.<span style="font-weight: bold;">Viaggiare </span>in gruppi piú o meno numerosi di sole <span style="font-weight: bold;"><a href="http://www.nannarella.blogspot.com/">donne</a> </span>è oggi una pratica molto diffusa. Per noi, infatti, donne del XXI secolo, è abbastanza comune organizzare escursioni vicine o lontane tra amiche e godere di viaggi indimenticabili alla rassegna della femminilitá.<br /><br />Ma non sempre fu cosí. Partire sole, per il gentil sesso, in passato non era una pratica né ben vista, né diffusa. Se gli uomini di buona famiglia al termine dei propri studi erano soliti trascorrere un anno sabbatico fuori da casa, scoprendo terre lontane e vivendo l’esperienza del Grand Tour, per le giovani fanciulle era cosa impensabile, a meno che non si trattasse di donne, come dire, speciali.<br /><br />Ma com’è cambiato il <span style="font-weight: bold;">turismo femminile</span>? In passato le <span style="font-weight: bold;">donne </span>dovevano viaggiare con estrema precauzione e, in alcuni casi, addirittura travestirsi da uomini per liberarsi dai possibili pericoli. <span style="font-weight: bold;">Apha Behn</span>, una di queste intraprendenti signore, viaggió verso il sud america e ritrasse dopo 20 anni la sua esperienza in una testo intitolato <span style="font-style: italic;">Oroonoko, il principe in catene (1668)</span>. <span style="font-weight: bold;">Lady Montagu,</span> il cui epistolario, testimonianza della sua esperienza in Turchia, venne pubblicato conto la sua volontá, è un'altra fonte di grande valore per quanto riguarda il <span style="font-weight: bold;">viaggio femminile</span>. Altro esempio è quello di Isabelle Eberhardt la quale partí dalla Svizzera e raggiunse il Maghreb, luogo in cui dovette travestirsi da beduino per poter, alla fine del XIX secolo, investigare e conoscere la cultura berbera.<br /><br />E quante altre donne avventuriere, colte e curiose affrontarono pericoli e, soprattutto, sfidarono le convenzioni per alimentare la propria bramosia di sapere! Al giorno d’oggi grazie all’emancipazione raggiunta, le donne non devono lottare contro la societá per avventurarsi in luoghi lontani, e possono affrontare grandi viaggi, in gruppo o sole, senza soccombere agli antichi tabú.<br /><br />Quali sono quindi i viaggi che cercano le donne attualmente? Viaggi di piacere certamente, ma anche di lavoro, di studio, di scoperta e investigazione.<br />Insomma, tutto quello che precedentemente era possibile solamente per un giovane ragazzo dell’alta societá è ora una possibilitá in piú per l’universo femminile in cui le donne possono <a href="http://www.edreams.it/">volare</a> in tutta libertá.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-33440726683170361232010-05-16T18:57:00.003+02:002010-05-16T19:15:27.310+02:00Cosa vogliono le donne?Nel film “P.S. I love you – Non è mai troppo tardi per dirlo”, un amico della protagonista le chiede cosa vogliono le donne e lei, con una battuta che è diventata celebre, gli risponde: “Non abbiamo la minima idea di quello che vogliamo”.<br />In realtà sembra che non sia affatto vero e che le donne abbiano le idee chiarissime su cosa vogliono, o almeno è ciò che emerge dal sondaggio realizzato dal sito www.relazionecomplicata.it “<span style="font-weight:bold;">Cosa vogliono le donne</span>?”, svolto su un campione di 1.000 donne italiane tra i 18 e i 50 anni.<br /><br />Per quanto riguarda l’uomo ideale, pare proprio vero che <span style="font-weight:bold;">le donne si innamorano di chi le fa ridere</span>: il 35% delle intervistate dichiara infatti che non sceglierebbe mai un uomo privo di senso dell’umorismo; al secondo posto la dolcezza, votata dal 28% delle donne mentre un buon 16% predilige l’intelligenza. Decisamente meno quotate la bravura a letto (8%), la bellezza (un altro 8%) e la carriera (3%).<br /><br /><span style="font-weight:bold;">Sotto le lenzuola</span> invece, <span style="font-weight:bold;">l’uomo ideale è quello che dimostra attenzione per la partner</span>: l’85% delle intervistate desidera almeno 15 minuti di preliminari per passare al dunque, e che questo “dunque” non sia da sbrigare nel minor tempo possibile.<br /><br />Il 65% delle donne dichiara inoltre che il miglior afrodisiaco è una buona intesa affettiva, contro il 15% che crede in una questione di “chimica” che unisce attrazione fisica e mentale, un 12% che si concentra sull’odore del corpo, un 4% che si eccita quando l’uomo è prestante fisicamente e, per la gioia di tutti gli uomini (o quasi), solo un 2% del campione è convinto che le dimensioni dell’organo sessuale abbiano voce in capitolo.<br /><br />Infine l’86% delle donne dichiara che i problemi di coppia sono un ostacolo a una vita sessuale serena e che faticano a lasciarsi andare dopo un litigio o se ci sono dei contrasti, mentre il 42% dichiara che un po’ di aiuto in più da parte del partner nei lavori domestici le porterebbe a desiderare il sesso più spesso.<br /><br />Quindi una <span style="font-weight:bold;">raccomandazione a tutti gli uomini</span>: <span style="font-weight:bold;">chiedete alla vostra donna cosa le piace</span>, dentro e fuori dalle lenzuola, soprattutto perché quello che fate al di fuori delle lenzuola incide su quello che potrete farci sotto e cercate di togliervi dalla testa che aiutare la vostra compagna nei lavori domestici significhi sollevare i piedi perché possa passare meglio l'aspirapolvere.<br />I risultati sono garantiti.<br /><br />Pamela Ferrara<br /><br />www.relazionecomplicata.it<br />marketing@relazionecomplicata.itNannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-22251804416975897012010-04-01T16:52:00.006+02:002010-04-01T17:28:20.846+02:00Di nuovo polemica sulla pillola abortiva Ru486La <strong>pillola abortiva Ru486 </strong>crea di nuovo polemica in Italia. Da mesi, ormai, questo <strong>farmaco abortivo</strong>, in un paese in cui <strong>l'interruzione di gravidanza</strong> è una opzione libera e legale per qualsiasi donna, è sottomesso a serie d'ingiurie da parte di politici e opinione pubblica.<br /><br />Ho trovato un articolo interessante su questo argomento che potete leggere <a href="http://www.corriere.it/politica/10_marzo_31/cota-pillola-abortiva_a605b466-3cee-11df-80d0-00144f02aabe.shtml">qui</a>. Mi sembra importante seguire l'evoluzione di tale dibattito di cui, peraltro, non riesco a identificare chiaramente il movente. Se non si questiona la legalitá dell'aborto, non sará una critica alla possibilitá che un farmaco possa rendere tale esperienza meno traumatica?<br /><br />"Se abortisci devi soffrire", questo sembra essere il messaggio. Voi cosa ne pensate?Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-35659604235086662572010-03-25T13:54:00.005+01:002010-03-25T22:42:30.270+01:00Chiara Salvadè: dalla provincia d'Imperia l'ultima playmate<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ46IcJduRJeKGaB_GwsVwSII0O29vJPW5-DBNolp_jfo1NfiPkBIzpHIYh4yTZnMtZdg13l-mE5IfKy6pqyicG50vGf512-66hdGq-45y5QxpnvIts4UalB_UPvdES6IoKBCueJnl_q27/s1600/salvad%C3%A8.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 213px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ46IcJduRJeKGaB_GwsVwSII0O29vJPW5-DBNolp_jfo1NfiPkBIzpHIYh4yTZnMtZdg13l-mE5IfKy6pqyicG50vGf512-66hdGq-45y5QxpnvIts4UalB_UPvdES6IoKBCueJnl_q27/s320/salvad%C3%A8.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452555260064824290" border="0" /></a><br />Passa per la provincia d'Imperia la consacrazione mondiale della bellezza made in Italy. Dopo oltre dieci anni dall’ultima apparizione di un’italiana sulla prestigiosa edizione di Playboy America è toccato a <span style="font-weight: bold;">Chiara Salvadè</span>, 24 anni di Arma di Taggia, riportare il fascino italiano sulla famosa rivista patinata fondata da Hugh Hefner nel 1953.<br /><br />Chiara, speaker radiofonica e aspirante giornalista è apparsa sull’ultimo numero di Playboy protagonista questa volta in prima persona nella sezione dedicata al gossip. La splendida playmate si è conquistata un posto di primo piano nel mondo dello showbiz internazionale grazie alla sua storia d’amore con <span style="font-weight: bold;">Tommy Lee</span> batterista dei <span style="font-weight: bold;">Mootley Crue</span> ed ex marito di Heather Locklear e Pamela Anderson.<br /><br />A metterci lo zampino e a far capitolare il bel musicista di origine greca è stato il sito <a href="http://www.myspace.com/"><span style="font-weight: bold;"></span></a><a href="http://www.myspace.com/liv_ashley">My Space</a> dove entrambi hanno una pagina personale e dove Lee ha manifestato il suo interesse per Chiara che inizialmente è rimasta incredula per le attenzioni ricevute: “Pensavo fosse uno scherzo, non potevo credere che fosse davvero lui a scrivermi – racconta Chiara – ed invece quando ho acceso la web cam e l’ho visto mi sono dovuta ricredere”. La storia è proseguita per qualche mese solo per via virtuale e telefonica, poi è scattato il primo invito di Lee a raggiungerla a Los Angeles. Migliaia di ragazze non se lo sarebbero fatto ripetere due volte, ma Chiara, forse complice del detto “In amore vince chi fugge” ha detto no: “Non me la sentivo di fare un viaggio così lungo. Lui ha insistito ma ho sempre declinato”.<br /><br />Dopo alcuni mesi è stato lo stesso Lee a venire in Italia a conoscere Chiara. I due si sono visti più volte e spesso Chiara ha assistito a concerti del rocker. E grazie a lei riusciamo a scoprire un lato del musicista, spesso definito come ribelle e anticonvenzionale, diverso da quello più conosciuto: “Tommy con me si è sempre comportato come un gentiluomo, è una persona molto dolce e dedito ai due figli avuti da Pamela”. Un legame, quello tra Tommy e Chiara che è proseguito nei mesi e che nelle intenzioni di Lee sarebbe potuto anche sfociare in un matrimonio. Anche questa volta, forse a causa della sua giovane età, a mettere un freno è stata Chiara: “Non me la sono sentita e ho detto no, però i nostri rapporti continuano ad essere ottimi”.<br /><br />L’apparizione di Chiara su <a href="http://www.playboy.it/home/index.asp"><span style="font-weight: bold;">Playboy</span></a> è arrivata dopo numerosi articoli a lei dedicati sui principali giornali italiani ed europei e la realizzazione di un calendario sexy dal quale è stata tratta la foto apparsa sulla rivista: “Per me si è trattato di un sogno diventato realtà: sono da sempre un’ammiratrice di Playboy e ritengo che Hefner abbia avuto un peso fondamentale nel mondo dell’editoria e della sessualità. Può sembrare strano ma è da quando sono ragazzina che ammiro le Playmate e sapere di essere stata la prima italiana dopo 10 anni a cui la versione americana della rivista ha dedicato uno spazio mi ha riempito di gioia. Il mio sogno più grande rimane quello di apparire un giorno sul paginone centrale.”<br /><br />Il successo di Chiara, però, non si esaurisce sulle pagine di Playboy: la scorsa settimana, infatti, è stata ospite della trasmissione televisiva <span style="font-weight: bold;">Chiambretti night</span> dove è stata invitata per parlare della sua relazione con Lee, ma anche per dare la sua opinione a temi di attualità come la chirurgia estetica: “E’ stata una bellissima esperienza – commenta – temevo un po’ le battute sarcastiche di Chiambretti ma invece è stato gentilissimo e ha fatto di tutto per mettermi a mio agio. E non posso nascondere che non piacerebbe poter far parte del cast della trasmissione. Chissà…”Sarinahttp://www.blogger.com/profile/01086270392888221190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-37703245809788923942010-03-23T20:47:00.004+01:002010-03-23T21:39:01.865+01:00Maternità: In Italia i figli sono un lussoGiusto per tirarsi su il morale in una giornata già abbastanza pesante ecco spuntare su Repubblica di oggi un articolo (<a href="http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/23/news/cifs-figli-2838703/">qui</a>) che rivela (come se ci fossero dei dubbi) che l'Italia è il paese dove i figli costano di piu e dove lo Stato investe meno nei bambini.<br />Ecco il testo dell'articolo e salutandovi vado ad inginocchiarmi sui ceci per penitenza..come se le lacune della società italiana non fossero una punizione sufficiente...<br /><br />I figli costano. Ma in Italia costano più che altrove, e diventano spesso un lusso. A metterlo in evidenza è il Rapporto famiglia Cisf 2009, secondo cui "le politiche messe in campo dall'Italia non solo non riconoscono i costi sostenuti dalla famiglia, ma penalizzano la famiglia che ha figli, e la penalizzano chi ne ha di più".<br /><br />L'indagine del Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf) si è basata su 4 mila interviste e su un campione statisticamente rappresentativo delle famiglie italiane. Così è stato stimato che la spesa media mensile per i figli a carico è il 35,3 per cento della spesa familiare totale e rispetto all'equità fiscale verso la famiglia. Il costo mensile di mantenimento di un figlio per i soli beni indispensabili in termini assoluti per la classe di età 0-5 anni è infatti uguale a 317 euro e corrisponde a un costo di mantenimento di circa 3.800 euro annui. In media però, il costo di accrescimento di un figlio (che comprende il costo di mantenimento) è di 798 euro al mese. Le famiglie benestanti, poi, spendono per i figli circa l'83 per cento in più delle famiglie povere.<br /><br />Secondo il Cifs insomma "la spesa sociale a favore della famiglia e bambini in Italia è solo all'1,1 per cento del Pil (dati 2005), rispetto al 2,5 per cento della Francia e il 3,2 per cento della Germania. Poiché un punto di Pil italiano vale 15,7 miliardi di euro (2008), colmare il divario rispetto alla Francia comporta una riallocazione di spesa pari a 22 miliardi di euro, che rappresenta una cifra impegnativa ma 'possibile', con un elevato rendimento sociale".<br /><br />Dai dati Istat, spiega il Rapporto, emerge come non tutte le famiglie con figli siano in grado di garantire il mantenimento di uno standard di vita ritenuto 'accettabile'. Il rischio di collocarsi sotto questo standard e, quindi, di vivere in condizioni di 'povertà assoluta', aumenta al crescere del numero di figli. In particolare si osserva un evidente aumento del rischio per le famiglie numerose: quando nella famiglia ci sono almeno tre figli l'incidenza di povertà assoluta è doppia (8 per cento) rispetto a quella calcolata per il complesso delle famiglie italiane (4,1 per cento) e tripla rispetto a quella stimata per le coppie con un solo figlio (2,6 per cento).<br /><br />L'augurio è che nasca una "politica non solo delle istituzioni pubbliche, ma anche di quelle private che sia orientata ai figli". Secondo il rapporto "occorre quindi un nuovo 'welfare relazionale' per i figli, impostare cioé le politiche pubbliche con un concetto relazionale, che si occupi delle nuove generazioni. Le nuove generazioni sono figlie di famiglie a cui bisogna dare l'attenzione che meritano. Lo Stato deve farsi carico di un equilibrato ricambio generazionale, che includa gli immigrati, e sia generativo delle nuove generazioni". La popolazione italiana, quindi, conclude il rapporto Cisf, "sopravvive decentemente proprio perché rinuncia ad avere figli".Sarinahttp://www.blogger.com/profile/01086270392888221190noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-28922244295211240912010-03-19T19:45:00.004+01:002010-11-05T21:12:35.295+01:00Le dieci cose da non dire MAI ad una mamma in attesaDopo quasi 8 mesi di gravidanza e la consapevolezza ormai maturata ed accettata di essere aggressiva come Mike Tyson e in completa balia di pensieri cattivi da far impallidire Crudelia Demon, ho deciso di rompere gli indugi ed occuparmi di galateo. Finalmente tenterà di diventare educata e docile come le mamme in attesa dei telefilm americani anni '50, direte voi? Non ci penso nemmeno, anzi, l'unico galateo di cui voglio occuparmi è quello legato al modo che ha l’umanità di porsi verso le "gravide" . Per anni ho dato fiducia agli esseri umani confidando nel buon gusto ed intelligenza del prossimo, ma ora, con l'ormone a mille e tanto tempo per pensare e vivisezionare ogni parola che mi è stata riferita in questi mesi, ho realizzato che questa è una battaglia persa.<br /><br />La maggior parte delle persone ha un tatto degno di un panzer, l'intelligenza di un criceto unita alla cattiveria e capacità di molestia di una zanzara in una torrida notte insonne d'estate. Per questo ho deciso di stilare un piccolo e semplice decalogo ad uso e consumo di tutte le mamme che hanno esaurito la pazienza e che desiderano sostanzialmente che non le vengano tritati quotidianamente gli zebedei. Fatene l'uso che ne volete, io vi consiglio di allegarlo all'uovo di Pasqua o spararlo con la cerbottana in fronte ad amici e parenti.<br />Cominciamo?<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Le</span> <span style="font-weight: bold;">dieci cose da non dire MAI ad una <a href="http://nannarelle.blogspot.com/">donna</a> in attesa</span>:<br /><br />1) “Certo che sei bella grossa” (frase spesso accompagnata a maligne occhiate di compiacimento). Da segnalare anche la variante "Sei sicura che non sono due". Vorrei precisare che tali parole mi sono state dette da una donnetta alta un metro e 50 per 120 chili, ma ciò non l’ha fatta desistere.<br />2) “La mia amica durante il parto si è lacerata completamente, l'hanno cucita per 2 ore, le hanno dato 40 punti, e non ha avuto più rapporti per sei mesi, ma stai sicura che a te andrà tutto bene.”<br />3) “Dopo che hai allattato vedrai come si ridurranno le tue tette” (se mi arriveranno alle ginocchia le userò come cappio per strozzare i gufi di turno)<br />4) “Come mai hai deciso di partorire in un ospedale così lontano, ma sei sicura di arrivarci, guarda che rischi di farlo per strada”. Questa frase unita alla numero 8 mi preme e mi ferisce particolarmente e prossimamente vi spiegherò perché.<br />5) “Durante la mia <a href="http://nannarelle.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">gravidanza</span></a> ho preso solo 9 chili e dopo una settimana indossavo i miei jeans taglia 38 “.<br />6) “Eh eh vedrai dopo che non si dorme più, non si esce più, non si vive più, non si mangia più e ti puoi scordare i viaggi e i momenti d’intimità”(frase accompagnata da un ghigno mefistofelico di puro godimento)<br />7) "Hai mal di stomaco? Chissà cosa hai mangiato. Non dormi? Eh ti metterai in posizioni che non piacciono al bambino. Non vai in bagno? (a questi punti temo abbiano messo le web cam nella tazza di casa mia) Guarda che ti vengono le emorroidi”<br />Questi sono solo alcuni esempi per descrivere una categoria di persone che ci tiene in modo particolare a farti sentire una cattiva madre ancora prima di diventarlo.<br />8) “Scusa ma quanto hai pagato ....... ?” (lascio i puntini per consentirvi di mettere qualsiasi tipo di acquisto che abbiate fatto in <span style="font-weight: bold;">gravidanza</span> per voi, la casa o il bambino ). E' la frase che capisco di meno: non riesco a trovare il divertimento che si possa provare nel fare i conti in tasca ad altre persone, soprattutto a quelle come me che tutto fanno nella vita tranne che scialacquare e seguire le persone con la calcolatrice..<br />Qui consiglio due soluzioni: non dite assolutamente nessuna cifra (farà imbestialire i vostri intelocutori) e usate la mia frase brevettata qualche giorno fa: "Non ti preoccupare non li chiedo a te".<br />9) "Certo che ci vuole un bel coraggio a mettere un figlio al mondo in questo momento" A questo punto avete acquisito il diritto di uno scracco in faccia<br />10) Concludo con l'abbinamento "Sono millenni che le donne partoriscono, cosa vuoi che sia" frase capace di farmi scoppiare la bile e sentirmi una cretina perchè pagherei oro perchè qualcuno lo facesse a posto mio e la terribile "Se una vuole allattare ci riesce" altro anatema carica ansia.<br /><br />Questo è solo uno spunto. <span style="font-weight: bold;">Ora voglio sentire le cose che vi sono state dette e più vi hanno fatto imbestialire</span>. Nannarelle, ha aderito al progetto “<a href="http://www.huggiesclub.it/mammacheridere/">Mamma che ridere</a>” della Hugghies dedicato a tutte le mamme blogger. A lato troverete il link per aderire all’iniziativa.Sarinahttp://www.blogger.com/profile/01086270392888221190noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-29752412912155850142010-02-23T20:29:00.002+01:002010-03-26T09:00:51.797+01:00Allarme Italia: due terzi delle donne rinuncia al lavoro dopo la maternitàhttp://www.repubblica.it/economia/2010/02/22/news/due_terzi_delle_donne_lascia_il_lavoro_dopo_la_maternit-2391807/Sarinahttp://www.blogger.com/profile/01086270392888221190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-80117655199257839642010-01-23T13:03:00.010+01:002010-01-23T15:57:51.943+01:00Donne on-line sempre più numeroseEsiste un settore in cui, inaspettatamente, le <a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Attualit%C3%A0">donne</a> sono sempre più presenti, attive e non si fanno spaventare da nessuno. Ebbene sì, le percentuali parlano chiaro: le donne introducono, sempre più numerose, internet tra le loro faccende "domestiche".<br /><br />E se <a href="http://www.pinkblog.it/post/2134/le-donne-e-il-web-internet-sempre-piu-usato-dalle-donne">Pink Blog</a>, in un post del 2008, presentava già alcuni studi sulla situazione femminile on-line, attualmente si riscontra una ulteriore crescita della presenza di donne in rete con una attività che conta con più di 8 milioni di partecipazioni, in Italia. Un aumento del 7% rispetto all'anno anteriore, come illustra un <a href="http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/comunicazione_internet/nuove_tecnologie/visualizza_asset.html_1312719383.html">post della Regione Toscana</a>, e soprattutto che non presenta segni di diminuzione.<br /><br />Gli uomini prediligono intrattenersi e giocare con la tecnologia, le donne la utilizzano per informarsi, per comunicare e lavorare, plasmando un nuovo settore di business disegnato a loro immagine e somiglianza. L'e-commerce, infatti, si presenta come alternativa allettabile prettamente per il gentil sesso, affermazione presente in diversi studi attuali.<br /><br />Uno in particolare ci è parso interessante, e ve lo proponiamo, sullo sviluppo del e-commerce al femminile in Francia:<br /><div style="width: 425px; text-align: left;" id="__ss_1203507"><a style="margin: 12px 0pt 3px; font-family: Helvetica,Arial,Sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 14px; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; display: block; text-decoration: underline;" href="http://www.slideshare.net/MarketingOxatis/it-salon-internet-donne-e-commerce-2009" title="It Salon internet Donne E Commerce 2009">It Salon internet Donne E Commerce 2009</a><object style="margin: 0px;" width="425" height="355"><param name="movie" value="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=it-saloninternet-donne-e-commerce-2009-090326111453-phpapp02&stripped_title=it-salon-internet-donne-e-commerce-2009"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><embed src="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=it-saloninternet-donne-e-commerce-2009-090326111453-phpapp02&stripped_title=it-salon-internet-donne-e-commerce-2009" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="355"></embed></object><div style="font-size: 11px; font-family: tahoma,arial; height: 26px; padding-top: 2px;">View more <a style="text-decoration: underline;" href="http://www.slideshare.net/">presentations</a> from <a style="text-decoration: underline;" href="http://www.slideshare.net/MarketingOxatis">MarketingOxatis</a>.</div></div>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-6588438726829130482009-11-08T11:28:00.004+01:002009-11-08T12:24:03.094+01:00Nannarelle su TwitterAbbiamo aspettato un po' prima di presentarvi il nostro nuovo profilo su Twitter, ma è giunto il momento di spargere la voce<br /><br /><a href="http://http//twitter.com/Nannarelle">Nannerella</a> è attivo da ormai qualche settimana sul microblogging attualmente più importante al mondo. In Italia non sono ancora molti gli appassionati di questo mezzo di comunicazione in pillole, ma noi non abbiamo potuto aspettare e ci siamo fatte strada in questo spazio digitale.<br /><br />Se siete interessate alla nostra <a href="http://nannarelle.blogspot.com/">attualità al femminile</a> seguiteci anche su <a href="http://twitter.com/Nannarelle">Twitter</a>. Vi aspettiamo numerosi!Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-88205608669681403772009-07-17T10:24:00.003+02:002010-11-05T21:11:02.458+01:00Mamma a 67 anni, muore a 70 e lascia orfani due figli di soli tre anni.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKMzenXM7bmz4q2hGmFbQ8aJliT0d5BY4aZ2rNc2ZoUsyM7Bv8GAdW3w2H99ojPSwNz9Sfflvw6V2FyXKdPSkn4nqSvn8SQjSRylCFSuziRQhh21-DyaqwLk1uOLT0bceYnomQ8nHENPU6/s1600-h/carmen-bousada-gemelli.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 164px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKMzenXM7bmz4q2hGmFbQ8aJliT0d5BY4aZ2rNc2ZoUsyM7Bv8GAdW3w2H99ojPSwNz9Sfflvw6V2FyXKdPSkn4nqSvn8SQjSRylCFSuziRQhh21-DyaqwLk1uOLT0bceYnomQ8nHENPU6/s200/carmen-bousada-gemelli.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5359083852626239986" border="0" /></a>Mamma a tutti i costi. Questa è la storia di <span style="font-weight: bold;">Carmen Bousada</span>. Voleva diventare madre, Carmen, e ci riuscì finalmente tre anni fa, dopo i trattamenti ricevuti in una clinica americana.<br /><br />Per avere <span style="font-weight: bold;">un figlio</span> non si fermò davanti a nulla, nemmeno di fronte <span style="font-weight: bold;">ai suoi 67 anni</span>; per poter essere sottoposta ai trattamenti di fertilità, Carmen si spinse oltre, mentendo addirittura ai medici della clinica, dichiarando di avere 55 anni, il massimo permesso per ricevere i trattamenti, secondo le leggi americane.<br /><br />Sabato scorso, dopo soli tre anni dalla sua gravidanza e dalla nascita dei suoi due bambini, due gemelli, Carmen Bousada è deceduta, uccisa da un tumore, lasciando quindi orfani i due piccoli tanto desiderati.<br /><br />Il medico, ingannato dalla <span style="font-weight: bold;"><a href="http://nannarelle.blogspot.com/search/label/Essere%20mamma">Madre</a>-Nonna</span>, condannò in passato il gesto della donna e la sua irresponsabilità nel tenere due figli alla sua età. Il tempo, in questo caso molto breve, sembra aver dato ragione al dottore visto che il finale non poteva essere più negativo.Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-70036821946495014452009-07-16T18:23:00.003+02:002009-07-16T19:57:02.476+02:00Per non dimenticare Neda<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Wjoqwtcl7AvrapVJlFgXQUUaKMMgGcWPNMv9GDbNBBxwHyrzeNJE2EPVEZP0Q5E6TtA7PlrJOSJxWjBCTUSCpj8sNlDY1dvsijQ3UQOItxdO7XQPnAk1z8t9-FWXkMfPdFMplyTiTtHh/s1600-h/Neda-Iran.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 138px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Wjoqwtcl7AvrapVJlFgXQUUaKMMgGcWPNMv9GDbNBBxwHyrzeNJE2EPVEZP0Q5E6TtA7PlrJOSJxWjBCTUSCpj8sNlDY1dvsijQ3UQOItxdO7XQPnAk1z8t9-FWXkMfPdFMplyTiTtHh/s200/Neda-Iran.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5359118518418908402" border="0" /></a>Nannarellehttp://www.blogger.com/profile/17217840156531811523noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4660916718055643091.post-78870581246265424802009-07-16T15:14:00.004+02:002009-07-16T17:16:36.954+02:00Le quindicenni ora lo fanno in limousine<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8bHORaZ2_NZfJbBbWJbnqSkurEeUSnAYLz7YFUDcv2ATuqqn5y90aAKBZxge5Ce4AsYKZhZWo-7vWLNXMWZY-wQKe8m5qMdAtZMPb_pU_SWQzAOnp_6L6zo9Pws8ZxqViN-ycy-5myY1N/s1600-h/limousine.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 241px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8bHORaZ2_NZfJbBbWJbnqSkurEeUSnAYLz7YFUDcv2ATuqqn5y90aAKBZxge5Ce4AsYKZhZWo-7vWLNXMWZY-wQKe8m5qMdAtZMPb_pU_SWQzAOnp_6L6zo9Pws8ZxqViN-ycy-5myY1N/s320/limousine.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5359046635838603938" border="0" /></a><br />La festa per il mio quindicesimo compleanno, nell'ormai lontano 1995, si è svolta in una nota paninoteca del centro della cittadina dove sono nata e cresciuta. Io ed un gruppo di fedelissime amiche non appena uscite da scuola ci siamo dirette verso il locale ed abbiamo brindato a panini imbottiti e coca cola. Niente torta e candeline anche se non mi sono fatta mancare il dolce, sotto mentite spoglie di una passeggiata con un fidanzatino dell'epoca. Compleanno fantastico.<br /><br />Con queste premesse capirete perchè mi sono sentita decisamene fuori moda quando sfogliando un giornale ho scoperto che <span style="font-weight: bold;">le ragazzine del terzo millennio hanno detto addio a pizzerie e pub per salpare, armate di tacco 12, su una limousine lunga 8 metri</span>. Si avete capito bene, una limousine: a quanto pare per le teen ager italiane non sembra esistere regalo migliore che una serata alla <span style="font-weight: bold;">Paris Hilton</span> assieme alle amiche.<br /><br />Le agenzie di autonoleggio stanno sconfiggendo la crisi economica grazie alle carte di credito di papà e mamme compiacenti e generosi che non esitano a regalare alle loro figlie una manciata di ore da principesse hollywoodiane. Compleanni, promozioni, primi appuntamenti, feste di fine anno: sembra che le occasioni per chiedere una serata su un macchinone a cinque stelle siano infinite e tutte graditissime dalle fanciulle in erba che cominciano ad assillare i genitori mesi prima dell'evento per essere sicure di avere a disposizione il modello preferito.<br /><br />Si perchè, come spiegano gli addetti ai lavori che fiutando il vento stanno cominciando a preparare pacchetti ad hoc, le giovanissime hanno le idee chiare sugli accessori: tra i più gettonati il soffitto dipinto come cielo stellato, divani ad L ed impianto stereo degno di una discoteca, anche se il must sembra essere la limousine tutta rosa. Immancabili i vetri scuri e mini bar.<br /><br />Proprio come baby dive le ragazzine si fanno scorrazzare dall'autista in giro per il centro della città, entrano trionfalmente nel loro locale preferito e finita la serata e all'orario stabilito tornano a casa. Ma molte non si accontentano ed osano di più facendosi venire a prendere dall'autista anche davanti ai cancelli della scuola.<br /><br />I costi per tanta magnificenza? Non meno di 150 euro all'ora anche se spesso è obbligatorio prenotarle per tot di ore minime.<br />A questo punto la vena acida e invidiosa da chi ahimè sta per doppiare il quindicesimo compleanno vorrebbe concludere con un anatema sui tempi moderni e la mancanza di valori, ma mi limiterò ad un dignitoso silenzio. Anche perchè se continuiamo di questo passo devo cominciare a risparmiare per l'imminente quinto compleanno delle mie nipotine. Non si sa mai che mi chiedano una borsa di Guggi per l'asilo...Sarinahttp://www.blogger.com/profile/01086270392888221190noreply@blogger.com1