Le muore la compagna, donna risarcita

Il dolore, come l'amore, non ha sesso e soprattutto non è sottomesso a vincoli legali o convenzionali. Ma che lo abbia capito anche una compagnia di assicurazioni, votate solamente all'amore per il denaro, assume un significato ancor più importante e che segna un grande traguardo per la lotta dell'Italia per la parità dei diritti. E' dei giorni scorsi, infatti, la notizia che un'azienda di assicurazioni ha riconosciuto il dilaniante danno morale subito da una donna milanese di 55 anni che ha perso la sua compagna di 70 a causa di un'operazione che non ha dato esito positivo per un errore medico. La coppia stava insieme da anni fino alla malattia che ha colpito la più anziana e che l'ha portata in ospedale e al decesso improvviso. La donna, appoggiata dalla famiglia della congiunta, ha voluto far luce sul caso, ed in seguito all'apertura di un'indagine è emerso l'errore medico. Anche se nessuna sentenza potrà mai ridare loro indietro la donna, giustizia è stata fatta: non solo è stato riconosciuto un risarcimento alla famiglia per il danno morale e materiale subito, ma anche alla compagna che è stata vicino alla defunta per anni e con la quale aveva scelto di condividere la vita. Una decisione che passerà alla storia poichè per la prima volta è stato riconosciuta ufficialmente una coppia omosessuale al pari di una eterosessuale. Il risarcimento, infatti, è stato giudicato dai legali che hanno assistito la donna congruo e non inferiore a quello che avrebbe percepito una “vedova”.
Senza dubbio si tratta di un traguardo storico anche se il Belpaese ancora deve fare molto per arrivare alla parità dei diritti. Non dimentichiamoci, infatti, la recente vicenda della ragazza romana picchiata a sangue in mezzo alla strada solo perchè lesbica.