giovedì 31 gennaio 2008

Zanan, chiusura imminente.

Si era fatto riferimento all'Iran in un post precedente. C'era, nell'ultimo commento su questo paese, un tono di speranza per il futuro, ma in questi giorni le notizie che riceviamo dal medio oriente non sono delle più speranzose. Zanan, la rivista femminile, di orientamento islamico, diretta da Shahla Sherkat dal 1992, era riuscita a sopravvivere alla censura locale, che generalmente punisce con il carcere i giornalisti che osano sfidare il potere. Con l'arrivo, al ministero di cultura, di Mohamed Saffar-Harandi, una figura estremamente legata al presidente Mahmud Ahmadineyad, la situazione è precipitata. Il presidente ha spinto e ha fatto in modo di limitare e ostacolare il movimento femminista irani arrestando, in due anni e mezzo, circa 100 donne, e mettendo in atto la sua lotta,  questa volta attaccando il castello di carta che le zanan, che tanto disprezza, si erano costruite coraggiosamente in questi anni. Nonostante la tiratura di Zanan superi le 40.000 copie mensili, non è servito a frenare la minaccia dell'agenzia, vicina all'ala conservatrice del paese, Fars, che il 28 di gennaio ha annunciato la chiusura della rivista e, con essa, anche della speranza per una maggior libertà femminile.
 

Nessun commento: