giovedì 19 giugno 2008

Maturità 2008: la condizione della donna ed un ballerino spacciato per donzella nei temi del Ministero


Una traccia dedicata alla figura femminile nell'Italia del 800 ed imbarazzante, se così lo si può definire, omaggio fittizio ad una donna diventata protagonista al posto di un ballerino russo della poesia di Eugenio Montale “Ripenso il tuo sorriso”. Non si può certo dire che il gentil sesso sia stato dimenticato (anche se con qualche gaffes) nelle tracce proposte dal Ministero dell'Istruzione per la prima prova di maturità, meglio conosciuta come tema. Una delle possibilità offerte ai maturandi italiani era quella di descrivere “La cittadinanza femminile e la condizione della donna nel divenire dell'Italia del Novecento” spunto senza dubbio interessante e ricco di sfacettature e possibilità di analisi anche se alla fine è stato uno dei temi meno preferiti dagli studenti probabilmente (e forse qualcosa di più) a causa delle pochissime pagine di storia dedicate nei manuali istituzionali all'altra metà del cielo. Fin qui, però, tutto bene. I dolori sono cominciati dopo che è stata resa nota un'altra delle tracce proposte dal Ministero, ovvero la vecchia e classica analisi del testo. Le scelte dei tecnici per questa maturità 2008 sono andate su un brano di Eugenio Montale “Ripenso il tuo sorriso” presente anche nella raccolta “Ossi di seppia”. L'introduzione al testo diceva “Nella prima strofa il poeta esprime in una serie di immagine simboliche, da una parte la sua visione della realtà, e dall'altra il ruolo salvifico svolto dalla figura femminile”. Ben due temi incentrati sul gentil sesso, avrà pensato qualcuno di primo acchito. Col cavolo (Montale scuserà l'esclamazione poco stilnovistica) la poesia non è dedicata a nessuna donna ma ad un ballerino russo (Boris Kniaseff) che il poeta ligure ha conosciuto e visto danzare al Teatro Verdi di Genova. Una poesia scritta per un uomo. Punto e basta. Senza nessuna pruderia o secondo fine, dicono i biografi del poeta (che poi anche ci fosse cambierebbe poco) ma che, vuoi per ignoranza, vuoi per assurdo pudore, non deve aver convinto i professori del Ministero che hanno ben pensato di cambiare i pensieri in testa al povero Montale trasformando il ballerino russo in una donzella. Molto meglio, avranno forse pensato, mantenere l'antico clichè di donna mera e solamente ispiratrice statica di versi delicati. Mha.. .Quel che è certo che il Ministero ha fatto proprio una magra figura meritevole di bocciatura. Lungi da noi addentrarci nel ginepraio delle polemiche e nella divisione asettica del testo alla ricerca di chissà quale recondito significato pubblichiamo, sperando di fare cosa gradita a Montale, il testo integrale di “Ripenso il tuo sorriso”..

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...

2 commenti:

Silvia ha detto...

Se avessi fatto la maturità quest'anno, avrei senza dubbio scelto il tema (anzi, il saggio breve) sulla condizione della donna nel 900! Una traccia veramente ricca di spunti e riflessioni. La gaffe su Montale? Stendiamo un velo pietoso...

Sarina ha detto...

brava silvia..e soprattutto uno spunto insolito..
quanto alla gaffe se pensi che lo stipendio a quei cervelloni lo paghiamo noi..