domenica 15 giugno 2008

La grandeza de lo cotidiano

Hay historias que merecen ser contadas, fragmentos de vida, simples accidentes que muestran, de una forma abrupta y esperanzadora el lado más sublime de la cotidianeidad. Caramel, de la directora libanesa Nadine Labaki es una historia de mujeres contada por mujeres. Mujeres que con sus fracasos, sus sueños y su coraje tiñen de heroicismo el simple pero trascendente hecho de vivir. Layale, enamorada de un hombre casado solo tiene una certeza: éste nunca dejará a su mujer. Nisrnin es musulmana y su única preocupación es que su marido no descubra que no llega entera al matrimonio. Jamale, divorciada, es incapaz de aceptar la vejez, el inesorable paso del tiempo. Rima esconde su sexualidad y Rose, modista, ha renunciado a su felicidad para cuidar a su hermana enferma, Lili. Todas estas voces, engranajes de una maquinaria narrativa muy precisa, componen el protagonista coral de Caramel mientras la sociedad libanesa, ecléctica, heterogénea y a veces contradictoria es el telón de fondo de una historia tan local como universal. La lucha vital de estas cinco mujeres es un cumulo de deseos y de renuncias pero también de esperanza una oda a la existencia total, a la contradictoria pero hermosa naturaleza de la vida para ellas la única opción antes esta realidad es vivir, vivir con mayúsculas, o quizas simplemente sobrevivir. Nadine Labaki ha constuido una hermosa historia de sentimientos, de existencias tan comunes como extraordinarias y todo ello con una factura técnica impecable donde una banda sonora excepcional rivaliza protagonismo con la luz dorada del Mediterraneo que da volumen a unos personages rotundos, completos y llenos de verdad. Una película para saborear lentamente.

- Il Rampante -


La grandezza del quotidiano.

Ci sono storie che meritano di essere raccontate, frammenti di vita, vicende semplici che mostrano improvvisamente, in modo aspro e pieno di speranza, il lato sublime della quotidianità. Caramel, della regita libanese Nadine Labaki, è una storia di donne raccontata da donne. Donne che con le loro sconfitte, i loro sogni e il loro coraggio riempiono di eroicità il semplice ma trascendente fatto di vivere. Layale, innamorata di un uomo spostato, ha solamente una certezza: lui non lascierà mai sua moglie. Nisrnin è mussulmana e la sua unica preoccupazione è che suo marito non scopra che non arriva vergine al matrimonio. Jamale, divorziata, è incapace di accettare la vecchiaia, l’inesorabile passaggio del tempo. Rima nasconde la sua sessualità e Rose, sarta, ha rinunciato alla sua felicità per prendersi cura di sua sorella, Lili. Tutte queste voci, ingranaggi di un processo narrativo preciso, compongono la protagonista corale di Caramel mentre la società libanese, eclettica, eterogenea e a volte contraddittoria è lo scenario di una storia tanto locale quanto universale. La lotta vitale di queste cinque donne è un accumularsi di desideri e di rinuncie ma anche di speranza, un’ode all’esistenza nella sua totalità, alla contraddittoria, ma bellissima, natura della vita: per loro l’unica opzione di fronte a questa realtà è vivere o, forse, semplicemente sopravvivere. Nadine Labaki ha costruito una dolcissima storia di sentimenti, di esisteze tanto comuni quanto straordinarie e tutto per mezzo di una tecnica impeccabile in cui l’eccellente colonna sonora prende protagonismo rivaleggiando con la luce dorata del Mediterraneo che da volume a dei personaggi a tutto tondo, completi e pieni di verità. Una pellicola che va assaporata lentamente. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bella recensione! Mi ha fatto venire voglia di vedere il film. L'ho letta in spagnolo, così mi esercito, visto che lo studio da sola da un po', e adoro la Spagna. Continua a scrivere in spagnolo, ti prego!
Speriamo di tornare presto a Madrid, ne ho visto un minuscolo pezzetto, ma sufficiente a desiderare di tornarci. Tatalla

Nannarelle ha detto...

Cara Tatalla! Prima di tutto grazie mille per il complimento anche se è stato un nostro collaboratore spagnolo a scrivere questa recensione mentre io mi sono solamente destreggiata nella traduzione che evidentemente non ha la stessa musicalità :-P Ad ogni modo visto il tuo interesse, non mancherò e provvederò al più presto scrivendo qualche pezzo in spagnolo, anche perché fa bene anche a me ;-) Ti aspetto quindi e mi raccomando, partecipa al nostro concorso! Un saluto e a prestissimo :-)