domenica 29 giugno 2008

E l'uomo inventò la televisione e disse: "Donna tu zitta starai"




In principio erano le varie Nicoletta Orsomando, Rosanna Vaudetti e Fulvia Colombo, le cosiddette "Signorine Buonasera", che ogni giorno,
dall'avvento della televisione in Italia nel 1954, annunciavano i programmi Rai della serata. Sorridenti, garbate e soprattutto mai una parola fuori posto, rappresentavano l'ideale di moglie per l'Italia degli anni '50. Una bellezza della porta accanto che mai doveva strafare e soprattutto turbare gli animi delle famiglie italiane. Al bando quindi, trucco pesante, scollature e qualsiasi tipo di volgarità, anche se questo voleva dire tenere a bada l'esuberanza mentale e fisica. Passera alla storia la vicenda del seno dell'Osomanno definito dai censori della Rai troppo invadente, tanto che l'azienda la obbligò a nascondere parte della scollatura con una rosa. In realtà quell'invadente bocciolo inserito nella camicetta della “Nicoletta nazionale” aveva la sola funzione di attirare maggiormente l'attenzione dello spettatore nel decoltè dell'annunciatrice, ma mamma Rai non la pensava così quindi che rosa sia...
Negli anni immediatamente successivi all'esordio italico della Tv la figura della donna sul piccolo schermo si evolvette (se così si può dire) dando al gentil sesso la possibilità di non annunciare solo i programmi ma di farne anche a parte, pagando, però, lo scotto di rimanere muta. Ne sono un esempio le vallette senza corde vocali di Mike Buongiorno (vedi la bionda Edy Campagnoli in “Lascia o raddoppia”) diventate miti nell'immaginario collettivo spesso proprio per il fatto che muovevano la bocca solo per sorridere.
Anche nei decenni a seguire il buon Mike difficilmente abbandonerà il clichè della cara e sicura presenza decorativa delle donna elevando in casi eccezionali(un esempio è stata l'ultima litigiosissima conduzione di Miss Italia
con Loretta Goggi) la partner al suo livello.
Rara eccezione di presenza “attiva” nella televisione italiana degli anni cinquanta è stata Delia Scala, eclettica ed intelligente attrice e soubrette passata alla storia per una trionfale edizione di “Canzonissima” condotta nel 1959 assieme ai colleghi Nino Manfredi e Paolo Panelli. Dotata di fascino ed incredibile senso dell'umorismo il pubblico la adorava a tal punto che la Rai nel 1961 le affidò uno show tutto suo il “Delia Scala show” seguito qualche anno dopo dal “Delia Scala story”. Fu lei a sdoganare in televisione il ruolo dell'attrice comica sfatando il mito della bonazza che fungeva solo da spalla o pretesto al divo di turno per lo sketch umoristico, dando vita assieme a Lando Buzzanca alla prima sit com della storia della televisione italiana. Intanto lo spettatore italiano cominciava pian piano a spasimare per 2 paia di lunghissime gambe, quelle delle gemelle Kessler protagoniste di show di primo piano della Rai dove, accogliendo gli ospiti famosi, deliziavano il pubblico con i loro balletti anche se l'azienda aveva obbligato le ballerine a mascherare le seducenti gambe con pesanti calze nere. Alice e Elen Kesslerr rappresentarono per la televisione italiana una presenza elegante a lungo rimpianta dai nostalgici ma sempre di contorno e d'appoggio al conduttore UOMO, all'attore UOMO, e al comico UOMO. Negli anni Settanta la televisione si incammina verso la conquista del colore ma un po' meno verso la parità dei diritti. E se Mike Buongiorno rimane uno dei mattatori a 20 pollici accompagnato immancabilmente da vallette dalle gonne sempre più corte (come la loro lingua) nel panorama televisivo si impone una figura femminile che da semplice ballerina scalerà l'olimpo di viale Mazzini diventando una delle persone più potenti dello showbiz italiano ed europeo: Raffaella Carrà. Bionda, bella, sempre allegra ed in movimento la Carrà stregherà letteralmente il pubblico italiano che dapprima ne apprezzerà le doti fisiche, l'allegria e il celeberrimo ombelico, ma in seguito sarà conquistato dai modi di fare un po' leziosi ma mai volgari della romagnola che, passo dopo passo, scalzerà i compagni maschi dal ruolo di reucci conquistando uno spazio da protagonista nella televisione italiana e prima artista del piccolo schermo in assoluto a diventare un idolo in molti paesi stranieri come Spagna ed Argentina. Passano gli anni ma la Carrà con intelligenza e sapienza ha saputo reinventarsi diventando beniamina dei bambini, regina del varietà e dei quiz e maga della televisione dei sentimenti e dei sogni facendo diventare il pubblico protagonista assoluto delle storie che racconta. Inutile dire che senza di lei non ci sarebbero state le varie Simona Ventura, Lorella Cuccarini, Maria de Filippi ed Antonella Clerici considerate signore incontrastate della televisione. Figure che rimangono gocce nel mare se paragonate all' esercito di veline, letterine, schedine, vallettine, ect che dominano il piccolo schermo in silenzio e a colpi di seno e sedere credendo che solo così si possà conquistare la gloria eterna. Dai casti e puri anni cinquanta molto è cambiato ma solo una cosa è rimasta invariata in oltre 50 anni di storia televisiva: tu donna in Tv apparirai ma zitta starai....
Continua...

4 commenti:

Silvia ha detto...

Che bel post! Già, vero: la situazione in questi cinquanta anni è cambiata davvero poco. Si crede, a torto, che l'aver "conquistato" il diritto di stare in bikini davanti al video significa esserci emancipate e aver raggiunto parità di opportunità nel mondo dello spettacolo. Ma le veline in questione non capiscono che il bikini in fascia protetta è proprio il simbolo di quanta strada ci sia da fare per farsi notare in tv per le proprie CAPACITA'... ahhh, che peccato! La Carrà e le sue figlie sono da prendere come incoraggiamento... ma quanta strada c'è ancora da fare per non essere per sempre "mute"....

Sarina ha detto...

prima di tutto grazie per l'attenzione che dimostri sempre per il nostro blog...hai perfettamente ragione nonostante i lustrini e i miliardi la televisione è uno degli ambienti più arretrati d'Italia e questo è tutto dire..

Silvia ha detto...

Già, il "ruolo" della donna in tv è lo specchio del "ruolo" della donna, in generale, nel Paese...

PS: vi seguo con grande attenzione e piacere, scrivete sempre di argomenti per i quali ho grande interesse e sensibilità! (mi sono anche permessa di partecipare al vostro concorso!).

Sarina ha detto...

grazie mille cara Silvia per l'attenzione ed affetto che dimostri sempre per nannarelle e per aver partecipato al nostro gioco!!eh è vero il ruolo della donna è davvero marginale ma quello che è peggio è che sembra che molti ci si siano abituate..
ps. grazie ancora