mercoledì 2 aprile 2008

Errol Flynn, il Robin Hood del vizio

Non ha rinunciato alla trasgressione e allo sberleffo nemmeno dopo la morte facendosi seppellire con le sua amate bottiglie di vodka. Nei suoi cinquantanni di vita ha avuto tutto: bellezza, fama internazionale, successo, soldi, donne, scandali, avventure ai confini del mondo ed ogni genere di trasgressione, ma non gli bastava mai: lui era Errol Flynn e voleva di più. Se Cary Grant (protagonista del primo post della sezione "Principi azzurri e dannati") è passato alla storia grazie al suo garbo ed eleganza, Errol Flynn può essere considerato il capostipite dei belli e maledetti di Hollywood, anche se lui avrebbe odiato questa etichetta come è sempre fuggito da ogni stereotipo, forte di una senso di superiorità che lo rendeva immune dalle catalogazioni. Nato nel 1907 sotto il cielo della Tanzania, vuoi per caso vuoi per abilità, riuscì a trasformare i primi anni della sua vita in uno dei film d'avventura che lo resero famoso: prima di sbarcare ad Hollywood, infatti, ha lavorato come pescatore di perle, pugile, cercatore d'oro e navigatore. Alto, lineamenti perfetti, bello da togliere il fiato ma soprattutto dotato di una sensualità animalesca a cui poche donne (e come vedremo anche uomini) hanno saputo resistere, il bel Flynn non era fatto per passare inosservato e lui lo sapeva bene. Di lui si innamorò follemente l'attrice francese Lili Damita che fece di tutto per lanciarlo sul grande schermo. I due si sposarono, Flynn, grazie alle intercessioni di Lili, già famosa, riesce ad ottenere qualche ruolo finchè nel 1935 con il picaresco “Capitan Blood” nasce una stella. Errol si impone rapidamente come uno dei divi più amati del momento, gira un film dopo l'altro ed ogni pellicola è un successo. Le ragazze fanno pazzie per lui che, a scapito della povera Lita, non dice mai di no e senza soffermarsi su nessuna delle sue conquiste salta di fiore in fiore. Prova tutto: donne, orge e anche uomini. Si dice che un attore morto tragicamente da giovane e padre di un'artista che da anni vive in Italia, perse la testa per lui ma ne uscì, destino comune alle donne che incontrò Flynn, con il cuore spezzato. Sfidando la morale perbenista del tempo non esitava a vantarsi pubblicamente con tanto di dimostrazioni di essere super dotato (cosa che tra l'altro doveva essere vera dato che le sue foto in costume da bagno furono ritoccate perchè giudicate scabrose) e mentre sul set interpreta magistralmente ruoli di cavaliere senza macchia (entrerà negli annali il suo Robin Hood) nella vita privata passa da una donna all'altra, si sposa altre due volte, fa uso di droghe di ogni tipo (amava spesso dire di voler provare ogni emozione) e acuisce i suoi problemi con l'alcol. Mai stanco di avventure partecipò sia alla rivoluzione spagnola che a quella cubana.
Con le colleghe di set ha rapporti contrastanti: da una parte c'è la dolce Olivia De Havilland con la quale ha girato ben sette film e che innamorata pazza spererà per anni che lasci la moglie per lei e dall'altra la vulcanica Bette Davis (vedi post) che detestava Errol tanto da rinunciare alla parte di protagonista di Via Col Vento per non dare nemmeno a lui la possibilità di partecipare alla pellicola più famosa della storia del cinema. Dopo oltre 15 anni di carriera la ripetitività dei ruoli offerti, ma soprattutto la vita dissoluta, lo allontanano dal grande schermo dove si lo si vedrà sempre meno. Impossibile non ricordare il maxi scandalo che lo travolse nel 1942 quando due minorenni lo accusarono di violenza sessuale (nella California dell'epoca era considerato reato avere rapporti sessuali con un minore, anche se consenziente). Per l'America dell'epoca è uno shock: l'eroe senza macchia, l'uomo più amato dalle donne degli Stati Uniti e che ad uno schioccare di dita si ritrova il letto caldo, è accusato di aver violentato due minorenni. Per l'attore, già provato nel fisico è un colpo durissimo: lui, scaltro e furbo non ha capito che le ragazze non solo erano minorenni, ma avevano architettato il piano (così dimostreranno i fatti) per estorcergli del denaro. Un'umiliazione nell'umiliazione. In sede di giudizio l'attore sarà prosciolto con formula piena. Nove membri della giuria su dodici erano donne...

2 commenti:

Silvia ha detto...

Lo conosco pochissimo e più che altro di nome (mai visto suoi film), ma ammetto che era un uomo davvero affascinante! ;-)

Sarina ha detto...

Guarda la foto non gli rende giustizia..mai uomo fu più bello ma mai uomo seppe tanto in fretta distruggere la sua bellezza...comunque purtroppo è stato quasi totalmente dimenticato ma se ti dovesse capitare guarda il suo Robin Hood o in Fiesta dove interpreta un alcolizzato ispirato ad Hemingway. Baci e grazie per la tua attenzione...