lunedì 4 febbraio 2008

Ma cosa è lo stupro per l'opinione pubblica?

E' inutile girarci intono, anche se siamo nel pieno del terzo millennio e nel tempo di un click possiamo spostarci da Napoli a New York continueremo ad essere una società neolitica finchè la violenza carnale e le molestie sessuali non saranno considerate a tutti gli effetti crimini aberranti (su chiunque l'ha subito, uomo o donna) secondi soltanto all'omicidio. Si fa tanto parlare, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca (a Milano 4 stupri in quattro giorni), di dignità della donna e misure drastiche per garantire la sicurezza, ma possiamo definirci civili se  un avvocato come Tina Lagostena Bassi (il legale che negli ultimi 70 anni si è più battuta per i difendere i diritti delle donne) è stata costretta a pagare 35 mila euro di multa per avere criticato una sentenza definitiva per la quale un uomo che ha stuprato una donna incinta di sette mese è stato condannato ad un anno, ripeto un anno, di reclusione. E' stata la stessa Lagostena Bassi a raccontare il fatto che non può che sollevare un moto d'ingnizazione mista ad incredulità in ogni donna e spero anche uomo.

D'altra parte come stupirsi in un paese che fino ad una manciata di anni fa (precisamente sino alla legge 66 del 1966) considerava la violenza carnale uno delitto contro la morale invece che contro la persona? E come dimenticare la famosa sentenza di qualche anno fa, criticata duramente dalle esponenti donne del  parlamento, dove si diceva che se una donna indossa i jeans non può avere un rapporto senza consenso data la stretta conformità dell'indumento. E che dire di quando uomini e ancor peggio donne etichettano una ragazza che indossa una minigonna o un abito succinto con la frase "E poi dicono che le violentano" . Per non parlare di esimi giornalisti (sentito con le mie orecchie) che ben lontano dagli ambienti patinati che sono soliti frequentare commentano l'escalation di violenze con l'agghiacciante frase “Menomale, vuol dire che è tornato l'uomo macho”.

Bhe prima delle legge un grosso passo in avanti credo che dobbiamo farlo tutti noi..

Meditate Nannarelle, medidate...


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