venerdì 19 marzo 2010

Le dieci cose da non dire MAI ad una mamma in attesa

Dopo quasi 8 mesi di gravidanza e la consapevolezza ormai maturata ed accettata di essere aggressiva come Mike Tyson e in completa balia di pensieri cattivi da far impallidire Crudelia Demon, ho deciso di rompere gli indugi ed occuparmi di galateo. Finalmente tenterà di diventare educata e docile come le mamme in attesa dei telefilm americani anni '50, direte voi? Non ci penso nemmeno, anzi, l'unico galateo di cui voglio occuparmi è quello legato al modo che ha l’umanità di porsi verso le "gravide" . Per anni ho dato fiducia agli esseri umani confidando nel buon gusto ed intelligenza del prossimo, ma ora, con l'ormone a mille e tanto tempo per pensare e vivisezionare ogni parola che mi è stata riferita in questi mesi, ho realizzato che questa è una battaglia persa.

La maggior parte delle persone ha un tatto degno di un panzer, l'intelligenza di un criceto unita alla cattiveria e capacità di molestia di una zanzara in una torrida notte insonne d'estate. Per questo ho deciso di stilare un piccolo e semplice decalogo ad uso e consumo di tutte le mamme che hanno esaurito la pazienza e che desiderano sostanzialmente che non le vengano tritati quotidianamente gli zebedei. Fatene l'uso che ne volete, io vi consiglio di allegarlo all'uovo di Pasqua o spararlo con la cerbottana in fronte ad amici e parenti.
Cominciamo?

Le dieci cose da non dire MAI ad una donna in attesa:

1) “Certo che sei bella grossa” (frase spesso accompagnata a maligne occhiate di compiacimento). Da segnalare anche la variante "Sei sicura che non sono due". Vorrei precisare che tali parole mi sono state dette da una donnetta alta un metro e 50 per 120 chili, ma ciò non l’ha fatta desistere.
2) “La mia amica durante il parto si è lacerata completamente, l'hanno cucita per 2 ore, le hanno dato 40 punti, e non ha avuto più rapporti per sei mesi, ma stai sicura che a te andrà tutto bene.”
3) “Dopo che hai allattato vedrai come si ridurranno le tue tette” (se mi arriveranno alle ginocchia le userò come cappio per strozzare i gufi di turno)
4) “Come mai hai deciso di partorire in un ospedale così lontano, ma sei sicura di arrivarci, guarda che rischi di farlo per strada”. Questa frase unita alla numero 8 mi preme e mi ferisce particolarmente e prossimamente vi spiegherò perché.
5) “Durante la mia gravidanza ho preso solo 9 chili e dopo una settimana indossavo i miei jeans taglia 38 “.
6) “Eh eh vedrai dopo che non si dorme più, non si esce più, non si vive più, non si mangia più e ti puoi scordare i viaggi e i momenti d’intimità”(frase accompagnata da un ghigno mefistofelico di puro godimento)
7) "Hai mal di stomaco? Chissà cosa hai mangiato. Non dormi? Eh ti metterai in posizioni che non piacciono al bambino. Non vai in bagno? (a questi punti temo abbiano messo le web cam nella tazza di casa mia) Guarda che ti vengono le emorroidi”
Questi sono solo alcuni esempi per descrivere una categoria di persone che ci tiene in modo particolare a farti sentire una cattiva madre ancora prima di diventarlo.
8) “Scusa ma quanto hai pagato ....... ?” (lascio i puntini per consentirvi di mettere qualsiasi tipo di acquisto che abbiate fatto in gravidanza per voi, la casa o il bambino ). E' la frase che capisco di meno: non riesco a trovare il divertimento che si possa provare nel fare i conti in tasca ad altre persone, soprattutto a quelle come me che tutto fanno nella vita tranne che scialacquare e seguire le persone con la calcolatrice..
Qui consiglio due soluzioni: non dite assolutamente nessuna cifra (farà imbestialire i vostri intelocutori) e usate la mia frase brevettata qualche giorno fa: "Non ti preoccupare non li chiedo a te".
9) "Certo che ci vuole un bel coraggio a mettere un figlio al mondo in questo momento" A questo punto avete acquisito il diritto di uno scracco in faccia
10) Concludo con l'abbinamento "Sono millenni che le donne partoriscono, cosa vuoi che sia" frase capace di farmi scoppiare la bile e sentirmi una cretina perchè pagherei oro perchè qualcuno lo facesse a posto mio e la terribile "Se una vuole allattare ci riesce" altro anatema carica ansia.

Questo è solo uno spunto. Ora voglio sentire le cose che vi sono state dette e più vi hanno fatto imbestialire. Nannarelle, ha aderito al progetto “Mamma che ridere” della Hugghies dedicato a tutte le mamme blogger. A lato troverete il link per aderire all’iniziativa.

2 commenti:

Flavia ha detto...

ehi, grazie a questo giro di risate...ti ho conosciuta! ciao!

Sarina ha detto...

ciao grazie per il commento...!! Aggiungo una variante della numero 1 fresca fresca arrivatami ieri: "Certo che dalla pancia che hai deve essere un bel vitello"