lunedì 17 marzo 2008

India e Dote.

Tra le pagine dei giornali risalta ultimamente un problema che per noi occidentali è dimenticato, ma che nel mondo, e soprattutto in India, continua a generare crisi familiari e suicidi di centinaia di giovani donne. La dote, illegale in India, continua ad esistere sottobanco e ad essere motivo di minaccia e di ricatto per le famiglie delle giovani spose del paese. Una volta sposate molte ragazze ricevono minacce di abbandono e vengono torturate dai familiari del marito, così che per paura del ripudio le mogli si trovano a dover pagare alte somme, che vanno aggiunte alla dote elargita precedentemente al matrimonio. Le denuncie raggiungono cifre stratosferiche, 10000 all'anno, e la situazione è sempre più difficile, tanto che molte giovani per non scegliere tra mandare in rovina la familgia finanziariamente o mandarla in rovina moralmente sopportando un ripudio decidono di togliersi la vita evitando così la disgrazia familiare. La situazione è stata ignorata per anni fino a quando grazie a Vimochana, una associazione di tutela del diritto della donna che ha sede a Bangalore, le cose sono cambiate e si è aperta la questione. I maltrattamenti e le morti indotte dai familiari dei mariti non sono cessate, ma i mezzi di comunicazione hanno iniziato a sensibilizzare l'opinione pubblica che sfortunatamente però rimane ancora troppo legata alla tradizione e ai riti ancestrali facendola da padroni. Per approfondire il tema vi consiglio vivamente di leggere questo articolo  realmente interessante e completo, in grado di offrire una visione dettagliata sulla situazione. 

1 commento:

Silvia ha detto...

Assurdo che accadano oggi ancora cose del genere. Quand'è che le donne, in tutto il mondo, verranno rispettate e non trattate come individui inferiori senza alcuna dignità? L'india, poi, è uno dei Paesi con una situazione tra le più drammatiche del Globo quanto a concezione e considerazione femminile.